Aspetto con ansia che l'ansia mi passi
Aspetto con ansia che l'ansia mi passi. E tu?⠀⠀⠀⠀⠀
Ma cos'è poi quest'ansia?
E' un’emozione di base, che comporta uno stato di attivazione dell’organismo quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
L’ansia, infatti, ha una funzione fisiologica ed è uno dei meccanismi più primitivi di protezione e conservazione della specie.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
E' una «naturale ed innata risposta di attivazione di fronte a una minaccia sia essa reale o figurata», sia essa esterna o interna. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
L’ansia fisiologica ci prepara, in maniera adattiva, ad affrontare una possibile situazione difficile.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Infatti quando è diretta verso uno stimolo realmente esistente, spesso ben conosciuto ma rappresentato da condizioni difficili ed inusuali, la spinta adrenalinica data dall’ansia consente il conseguimento dell'obiettivo ed a reagire contro il pericolo oppure la sfida.
Abbiamo detto che é un’emozione di base, che comporta uno stato di attivazione dell’organismo quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
E fino a quì tutto bene.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Ma quand'è che l'ansia, da meccanismo di protezione, diventa invece patologica?
Per capirlo bisogna ricordare che l'ansia è legata alla paura.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
La paura è uno stato motore centrale delle tendenze all'azione soggiogate dai circuiti della paura, con l'amigdala che gioca un ruolo centrale. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
L'ansia patologica è concettualizzata come uno stato di paura esagerata in cui l'ipereccitabilità dei circuiti di paura che includono l'amigdala è espressa come ipervigilanza e aumentata responsività comportamentale agli stimoli paurosi. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
L'ipereccitabilità nei circuiti della paura si esprime come ansia patologica che si manifesta nei vari disturbi d'ansia.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
È caratterizzata da uno stato d'incertezza rispetto al futuro, con la prevalenza di sentimenti spiacevoli.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Ha un'intensità tale da provocare una sofferenza insopportabile; determina comportamenti di difesa che limitano l'esistenza, come l'evitamento di situazioni ritenute potenzialmente pericolose anche se queste in realtà sono gestibili in altri modi.
Le informazioni sopra riportate ci fanno capire cosa è l'ansia e quando ci dobbiamo iniziare a preoccupare perchè si è trasformata da fisiologica a patologica.
Ma quali sono i rimedi per poterla gestire?
Il rimedio farmacologico è tra i più usati oggigiorno. Ci sono però delle alternative altrettanto valide, a disposizione di coloro che preferiscono evitare l'utilizzo di psicofarmaci.
Tra i rimedi più diffusi troviamo lo yoga, la meditazione, il training autogeno. Cioè tutte quelle pratiche che consentono di concentrarsi sul presente ed aiutano a gestire in maniera sempre più efficace il dialogo interiore che produce le emozioni spiacevoli che si trasformano in paura e divengono poi portatrici degli stati ansiosi.
Le emozioni che proviamo sono il risultato dei nostri pensieri.
Naturalmente questi rimedi richiedono molta dedizione e sono meno immediati rispetto alla terapia farmacologica, sono però altrettanto efficaci e soprattutto molto più duraturi perché vanno a modificare le strutture interne di pensiero, rendendo molto più radicale il cambiamento in quanto hanno un funzionamento simile alla psicoterapia, altra soluzione prima non menzionata che però risulta essere un valido supporto ed una valida soluzione per chi soffra di questo spiacevole disturbo.

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